Introduzione

Ho testato il Garmin inReach Messenger Plus durante un’escursione di due giorni sulle Alpi Apuane, lungo un tratto della storica Via Vandelli sul versante massese. L’itinerario ha preso avvio da Resceto e si è sviluppato risalendo l’antico tracciato lastricato fino al del Passo della Tambura, attraversando ambienti montani di straordinaria bellezza e isolamento. Sono salito sulla cima del monte Tambura, attraversato tutta la cresta per arrivare al bivacco Aronte punto strategico ideale per osservazioni e test di comunicazione in assenza totale di copertura cellulare. Questo scenario mi ha permesso di verificare l’efficacia del dispositivo in condizioni reali di autosufficienza e disconnessione, tipiche delle Apuane più selvagge. L’obiettivo: capire se il nuovo gioiello di Garmin può davvero essere il compagno ideale per chi affronta ambienti remoti e complessi. Spoiler: sì, ma con delle precisazioni.
Design e prima impressione
Il dispositivo è leggero (117 g), compatto (meno di un pacchetto di sigarette) e solido in mano. La scocca ha un design antiurto, con finitura gommata e certificazione IPX7: resiste a pioggia intensa, fango e immersione accidentale. La porta USB-C è protetta da uno sportellino rigido ben sigillato.
Lo schermo monocromatico non è touch: è utile in condizioni estreme (guanti, freddo, pioggia), ma la digitazione con i tasti fisici è lenta. Una limitazione? Solo se non abbinate lo smartphone. Con l’app Garmin Messenger si apre un mondo.
Configurazione e App
L’accoppiamento con lo smartphone via Bluetooth LE è immediato. Con l’app Messenger ho potuto:
- Comporre messaggi con tastiera veloce
- Ricevere media (foto/audio)
- Passare automaticamente da rete cellulare a satellite senza interruzioni
Questa funzione “handover” è una delle più intelligenti: finché hai segnale mobile, il dispositivo usa quello. Solo se lo perdi passa al satellite, risparmiando batteria e credito.
Funzionalità testate sul campo
Durante la salita verso il bivacco ho inviato, tramite il Garmin inReach Messenger Plus abbinato al mio iPhone 13:
- un messaggio testuale di 150 caratteri in una faggeta: consegnato in 1’40”
- una foto panoramica compressa da 1,2 MB → inviata in ~3 minuti
- un memo vocale da 22 secondi il giorno seguente → ricevuto dal destinatario via app con audio nitido
Nota: i destinatari devono avere l’app Garmin Messenger installata sul proprio smartphone per poter visualizzare direttamente le foto e ascoltare i messaggi vocali ricevuti. In caso contrario, il sistema invia un link web che consente comunque l’accesso ai contenuti, ma che può risultare poco intuitivo o generare dubbi, soprattutto per chi non è pratico di questo tipo di comunicazioni. È quindi consigliabile informare in anticipo i contatti principali affinché installino l’app e siano pronti a ricevere comunicazioni via satellite.
Tracking GPS e TracBack
Impostato il tracking a intervalli di 10 minuti, il dispositivo ha registrato tutto il mio percorso, che è stato poi automaticamente sincronizzato con l’app Garmin Explore. Nell’app, il tracciato è visualizzabile su una mappa topografica dettagliata che consente di esplorare i dati raccolti: distanza, dislivello, tempo di marcia e posizioni GPS vengono mostrati in tempo reale e archiviati per analisi successive. È possibile aggiungere waypoint, annotazioni e consultare il profilo altimetrico completo.
Alla fine della seconda giornata ho testato TracBack: si tratta di una funzione che consente al dispositivo di ricalcolare una rotta inversa, seguendo esattamente il tragitto effettuato fino a quel momento. Questo è particolarmente utile in caso di smarrimento, peggioramento delle condizioni meteo o per un semplice rientro sullo stesso tracciato. Anche in mezzo al bosco fitto, con cielo coperto, il segnale GPS + Galileo non ha mai perso un fix, garantendo una tracciatura continua e affidabile lungo l’intero percorso.
SOS e comunicazione d’emergenza
Il tasto SOS è ben protetto. Ho simulato una pre-attivazione senza effettivamente inviare una richiesta di soccorso, per verificare come il dispositivo si comporta in una situazione critica. Premendo a lungo il tasto laterale, si accede a una prima schermata di avviso, seguita da due ulteriori conferme che richiedono una precisa interazione dell’utente, minimizzando il rischio di attivazione accidentale. Una volta simulate le conferme, il sistema ha mostrato il messaggio di connessione al centro Garmin Response, una centrale di emergenza attiva 24/7 che inoltra la richiesta ai servizi di soccorso più appropriati in base alla posizione geografica. Il dispositivo offre quindi la possibilità di aprire una conversazione testuale interattiva con gli operatori Garmin Response, utile per fornire aggiornamenti costanti sullo stato dell’emergenza e ricevere istruzioni su come comportarsi fino all’arrivo dei soccorsi. Anche questa parte del test si è rivelata estremamente intuitiva e rassicurante.
Batteria e reverse charging
Dopo 47 ore di utilizzo continuo, comprendente il tracciamento GPS impostato a intervalli di 10 minuti e l’invio di 16 messaggi (tra cui 3 contenenti foto e uno con un memo vocale), la batteria del Garmin inReach Messenger Plus era ancora al 79%. Questa autonomia dimostra l’ottima efficienza energetica del dispositivo anche in scenari d’uso realistici.
Successivamente, ho testato la funzione di reverse charging, ovvero la possibilità di utilizzare l’inReach come power bank di emergenza. Collegando il mio iPhone, che si trovava al 15% di batteria residua, tramite cavo USB-C, ho osservato un incremento fino al 28% in soli 20 minuti. Questa funzione è particolarmente utile per fornire una ricarica rapida e temporanea al telefono in situazioni di emergenza, ad esempio per riattivare la connettività o effettuare una chiamata. Il sistema è progettato per interrompere automaticamente l’erogazione di energia una volta che la batteria del Garmin scende sotto il 25%, preservando così la riserva necessaria per le sue funzioni primarie, incluso l’SOS.
Meteo
Ho richiesto un report meteo base direttamente dal dispositivo mentre mi trovavo al bivacco, in una zona priva di segnale cellulare. Il messaggio contenente le informazioni meteo è arrivato in meno di un minuto via satellite, mostrando un’efficace rapidità di risposta. Il report includeva dati su temperatura, precipitazioni previste e tendenza del vento, sufficienti per valutare le condizioni delle ore successive. Tuttavia, le informazioni erano presentate in modo sintetico e senza una rappresentazione grafica. Per accedere a previsioni più dettagliate, come grafici orari, radar meteo o allerte specifiche, è necessario attivare la versione “premium” disponibile con un costo aggiuntivo tramite l’app Garmin Explore. Inoltre, è importante sapere che per utilizzare qualsiasi funzione di comunicazione satellitare — compresi messaggi, meteo e SOS — è indispensabile sottoscrivere un abbonamento al servizio Garmin inReach. Sono disponibili diversi piani tariffari (mensili o annuali), con costi che variano in base alla quantità di messaggi inclusi, alla frequenza di aggiornamento del tracking e all’accesso ai servizi meteo avanzati.
Piano Garmin inReach | Costo mensile | Messaggi inclusi | Tracking | Meteo |
---|---|---|---|---|
Safety | $11.95 | 10 | ogni 10 min | base incluso |
Recreation | $24.95 | 40 | ogni 10 min | base + premium |
Expedition | $49.95 | illimitati | ogni 2 min | base + premium |
Tutti i piani includono l’accesso alla funzione SOS e alla piattaforma Garmin Response. I piani possono essere attivati o sospesi tramite il portale Garmin inReach, con possibilità di attivazione mensile flessibile per chi ha bisogno del servizio solo in specifici periodi dell’anno.
Punti di forza
✔️ Autonomia straordinaria – ideale per trekking di più giorni o spedizioni senza possibilità di ricarica
✔️ Media Messaging reale – utile per blogger, esploratori o chi vuole restare in contatto in modo “umano”
✔️ Versatilità della rete – uso ibrido rete mobile/satellite fluido e intelligente
✔️ Affidabilità GPS e messaggi SOS – ti senti davvero coperto in caso di necessità
Limiti e considerazioni
❌ Digitazione sul dispositivo scomoda – obbligatorio usare l’app per sfruttarlo al meglio
❌ Prezzo elevato – non giustificato se ti interessa solo la funzione SOS (meglio il Messenger)
❌ Requisito dell’app per ricezione media – se il destinatario non è “tech-savvy”, potresti dover spiegare come funziona
Conclusione
Il Garmin inReach Messenger Plus rappresenta uno strumento avanzato di comunicazione satellitare, pensato per chi pratica attività outdoor in totale autonomia e in zone prive di copertura cellulare. Le sue funzioni multimediali, la gestione intelligente della connettività e la lunga autonomia lo rendono ideale per spedizioni prolungate, trekking impegnativi e viaggiatori che vogliono restare in contatto anche da luoghi estremi. Il sistema di emergenza integrato, con supporto Garmin Response 24/7, è un plus fondamentale per la sicurezza personale.
Tuttavia, per chi cerca una soluzione più semplice o ha esigenze più limitate, esiste un’alternativa più economica: il Garmin inReach Messenger (modello base). Questo dispositivo mantiene le funzioni essenziali di messaggistica bidirezionale e SOS, con una forma ancora più compatta e leggera, ma rinuncia a foto, memo vocali, reverse charging e tracking avanzato. È ideale per chi vuole semplicemente restare reperibile e poter lanciare un SOS in caso di emergenza, senza funzioni multimediali.
In sintesi: se cerchi uno strumento completo per comunicare, documentare e navigare in autonomia, il Plus è un investimento che vale. Se invece ti basta la sicurezza essenziale, il modello Messenger può bastare.
Voto finale: 4.6 / 5 per il Plus – 4.0 / 5 per il Messenger base
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